Le vie d’Europa - Premiazione

 

“Le vie d’Europa”

Importante riconoscimento alla Scuola Spinelli di Scandicci in ambito letterario

Venerdì 23 marzo, nella splendida cornice del teatro Aurora di Scandicci, gremito di 850 studenti, provenienti da scuole di tutta Italia e ingentilito  dal profilo nobile di un sognante Sherlock Holmes con in mano una rosa, replicato su decine di poster, si è tenuta la cerimonia di premiazione e il convegno conclusivo del percorso di formazione per insegnanti e studenti della scuola secondaria di primo grado Le vie d’Europa a cura di Diesse.

L’associazione, composta da una compagnia d’ insegnanti, fortemente motivati all’arricchimento dell’offerta formativa delle scuole italiane con la proposta di una didattica fondata sull’esperienza quotidiana d’ insegnamento, criticamente e sistematicamente pensata e verificata, è stata, nel corso degli anni, presente e attiva sul territorio fiorentino e nazionale con iniziative dall’alta valenza culturale, diversificate per ordine di scuola.

Il percorso formativo Le vie d’Europa  di quest’anno verteva sull’approfondimento di un colosso della letteratura di genere giallo: Sir Arthur Conan Doyle.

Durante l’anno i ragazzi si sono confrontati con i testi integrali dei racconti di Doyle e, guidati dall’insegnante, ne hanno apprezzato ed interiorizzato lo stile e i contenuti.

Il genere giallo, in cui spesso lo stesso Conan Doyle sentiva di essere stato relegato dal suo stesso pubblico, è stato erroneamente sottovalutato ed etichettato come mero genere d’evasione. Al contrario la lettura approfondita di questo autore, attraverso le chiavi interpretative proposte, il taglio inedito e la particolare scelta dei testi e dei temi di riflessione, ha rivelato quanto in esso sia possibile veicolare contenuti profondi, connotati sotto il profilo morale, filosofico ed esistenziale, superando gli stereotipi cui spesso la fortuna del personaggio Sherlock Holmes ci ha abituato. I ragazzi sono stati invitati a riflettere sul tema dell’amicizia, della giustizia e dell’imprevisto, come possibilità del vivere e del suo deragliamento, si sono scontrati con l’insondabilità del mistero del male e della libertà nella scelta, sul tema del perdono, dell’abbandono e della morte. Si sono confrontati con la realtà, quale fonte inesauribile d’invenzione e mistero, di domande e risposte, di tracce e sottotesti.

Tutte le scuole presenti hanno lavorato con molta serietà ed entusiasmo, come dimostravano le numerose e significative domande formulate dagli studenti agli esperti nella prima parte della mattinata. Infine è giunta la premiazione degli elaborati, articolata secondo  quattro ambiti: artistico, saggistica ed elaborati in lingua inglese, saggistica in italiano e racconti.

I lavori presentati dalle scuole durante il convegno conclusivo erano davvero eccellenti in ogni ambito, originali e molto accurati.

Due classi della scuola Spinelli, la 2E e la 2D coordinate dalla prof. Beatrice Raveggi, già impegnate nel laboratorio “Uno studio in giallo”, attivo già da tre anni nella scuola,  hanno aderito all’iniziativa. Gli alunni hanno lavorato costantemente da ottobre, leggendo i racconti ed esercitandosi a scrivere passo dopo passo, seguendo un metodo progressivo di costruzione del testo narrativo di genere giallo.

Al concorso sono stati presentati saggi in italiano, opere grafiche in collaborazione con la prof. Simona Morana, un racconto e un audiolibro realizzato anche grazie al contributo musicale della prof. Fabiana Ricci.

Le classi erano già soddisfatte del risultato per il lavoro svolto, ma l’esito finale è stato superiore alle attese.

Siamo dunque lieti di annunciare a tutto il comprensivo Spinelli che ci siamo distinti nella competizione su scala nazionale, aggiudicandoci una menzione d’onore per la sezione saggistica e il primo premio per la sezione racconti con L’avventura del violino nero, un tributo a Sir Arthur Conan Doyle.

Chi volesse leggere il racconto questo è il link cui poterlo trovare

L'avventura del violino nero

Foto e dettagli dell’evento si possono trovare sul sito di Diesse Le vie d’Europa 2018

A breve sarà possibile anche disponibile l’audiolibro registrato nella magnifica cabina di registrazione della nostra scuola.

Quale miglior conclusione delle parole del nostro amato autore, ispirazione e maestro per il lavoro di quest’anno?

“And so, I say again we have much to hope from the flowers”

(da Il trattato navale di Sir A.C. Doyle)

 

Prof. Beatrice Raveggi