Saluto della Dirigente Scolastica uscente dott.ssa Marina Andalò- Benvenuta alla dott.ssa Leandra Negro

Al personale docente e non docente dell’IC Spinelli

A tutti gli alunni e alle loro famiglie

 

Dopo molti anni passati nella scuola è arrivato per me il momento di uscirne.

Ho insegnato per più di 30 anni nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e negli  ultimi 9 anni ho ricoperto il ruolo di Dirigente Scolastica, prima a Empoli poi a Scandicci.

Credo profondamente nella scuola, penso che sia il luogo dove si possono trasmettere ai bambini e ai ragazzi i valori fondamentali, quelli che occorrono per esercitare in maniera critica e consapevole il loro ruolo di cittadini del mondo.

Nel mio percorso professionale ho incontrato alunni motivati e  alunni fragili, bisognosi di cure e attenzioni, famiglie attente e consapevoli e famiglie che pensano che la scuola sia un servizio a domanda individuale, docenti appassionati e docenti che vivono la scuola solo come luogo dove recarsi a lavorare, senza farsi coinvolgere, amministratori oculati e amministratori poco sensibili e inconsapevoli dell’importanza del loro apporto; con tutti loro ho cercato sempre di avere un dialogo costruttivo, teso all’ascolto e alla ricerca di un punto di vista condiviso.

Ho cercato in tutti i modi di realizzare ciò in cui credo: una scuola libera, creativa, innovativa, che mette al centro l’alunno e si pone l’obiettivo di sviluppare le potenzialità di ciascuno.

Gli anni da Dirigente Scolastica e in particolare gli ultimi, sono stati molto intensi, pieni di sfide, di tensioni, di problemi da risolvere, ma anche di gratificazioni e di soddisfazioni.

Il mestiere del Dirigente è un gioco di equilibrio tra tante forze: gli alunni e le loro famiglie, il personale, le istituzioni, la normativa e le storture della burocrazia.

La mia priorità è stata quella di essere al servizio della scuola per il bene di tutti gli alunni e ho sempre cercato di creare un ambiente sereno e un clima collaborativo.

Non sempre ci sono riuscita, ma sicuramente ce l’ho messa tutta.

Ho avuto la fortuna di incontrare persone eccezionali, docenti eccezionali, ATA eccezionali, amministratori eccezionali.

A voi affido la mia scuola e i miei alunni. Siate appassionati, visionari, coraggiosi…avete in mano le generazioni del futuro. Accompagnateli nella fatica di crescere e siate per loro modelli di riferimento. Fate in modo che vivano in una vera comunità educante e che sentano che voi li avete a cuore e ne avete cura.

Solo così possiamo sperare in un mondo migliore.

Ringrazio dal profondo del cuore ciascuno di voi, sia quelli con cui ho avuto maggiori contatti che coloro coi quali ci sono state minori occasioni di confronto. Da ciascuno ho avuto stimoli per riflettere e migliorare e di questo ve ne sono grata.

Continuate nel vostro percorso senza farvi sopraffare dalle difficoltà quotidiane e dalla enorme complessità del vostro ruolo, nella consapevolezza che avete un compito sociale importantissimo.

E adesso mi rivolgo a voi bambini e ragazzi. Non risparmiatevi, metteteci tutto l’impegno che potete, ricordatevi sempre che andare a scuola è un diritto non scontato, dovete essere felici di poterci andare: quando si è in guerra, quando si è estremamente poveri, quando c’è una calamità naturale o un’epidemia come adesso, la quotidianità della scuola non c’è.

Fate in modo che la scuola sia il luogo in cui potete crescere e diventare adulti responsabili, aiutate i vostri educatori a riconoscere le vostre potenzialità e i vostri desideri in modo che loro possano aiutare voi e ricordatevi sempre che siete il cuore della scuola e che la scuola ha senso solo se riesce a farvi crescere nel modo migliore possibile.

Rimarrete per sempre tutti nel mio cuore.

 

Marina Andalò